Brano: [...]ive sui loro stessi comportamenti privati, in particolare sulla scelta della moglie, che era sottoposta a rigidi controlli secondo criteri di selezione razziale. Non fu casuale che molti aristocratici e rampolli della vecchia classe dirigente ambissero a far parte delle SS.
Himmler iniziò nello stesso tempo ad accumulare una serie impressionante di cariche che gli consentivano di avere nelle sue mani l'intero apparato repressivopoliziesco del Terzo Reich. Nominato già nel marzo
1933 capo della polizia bavarese, il 20 aprile seguente ebbe affidata da Hitler anche la direzione della polizia prussiana e della polizia politica (v. Gestapo), pur sottoposte formalmente al primo ministro prussiano Goering (v.). Liberatosi due anni dopo anche di quest’ultima limitazione, insieme al suo fidato collaboratore Reinhard Heydrich (v.) Himmler potè dedicarsi a tessere le trame che avrebbero portato le SS sempre più in alto, complottando contro gli ultimi esponenti dell’esercito che ancora godeva di una certa indipendenza: Blomberg e Fritsch. La rivalità [...]
[...] vero e proprio “Stato nello Stato” e di “Stato delle SS” che Himmler sarebbe riuscito a costruire gestendo in primo luogo tutta la politica di sterminio razziale e di rivoluzionamento razziale e demografico dell’Est europeo.
Da sinistra: Hans Frank (futuro governatore della Polonia) con Himmler e Reinhard Heydrich, massime autorità delle SS
Di più: lo storico K.D. Braker sosterrà autorevolmente che l'unico organismo veramente politico del Terzo Reich, in quanto portatore di un preciso progetto politico, era costituito appunto dalle SS. Un progetto indubbiamente contraddittorio e confuso, in cui cervellotiche elucubrazioni di ingegneria genetica (come il cosiddetto Piano Lebensborn, “fonte di vita”, che prevedeva la fecondazione di selezionate ragazze germaniche con il seme di giovani maschi di “razza germanica” scelti con altrettanto rigore; o quello per l'allevamento di alcune porzioni, selezionate, dei popoli slavi) si mescolavano inestricabilmente con grandiosi progetti di ricreare nelle lande orientali le condizioni medievali: una ser[...]
[...]di concentramento, nei ghetti e nelle riserve ebraiche (v. Deportazione, Campi di). Questo progetto era davvero “politico” e in senso forte, tanto è vero che soprattutto durante gli anni di guerra, di fronte all'indebolimento evidente del partito nazista che si limitava a curare la mobilitazione psicologica dell'opinione pubblica, Himmler e le SS punteranno decisamente a realizzare a tutti i costi quell'apparato terroristi corepressivo su cui il Terzo Reich, ai loro occhi, avrebbe potuto costruire le sue millenarie fortune.
Lo “Stato delle SS"
Nominato da Hitler nell'ottobre 1939
commissario per il “rafforzamento del popolo tedesco” (Reichskommissar fur die Festigung des deutschen Volkstums), qrazie al favore del Fuhrer Himmler "potè godere di poteri quasi illimitati, anche se di fatto si scontrò frequentemente, sia con l'esercito (cui spettava la gestione militare dei territori occupati) sia con gli organismi amministrativi politici (i governatori, ad esempio). Egli riuscì comunque a esautorare definitivamente la giustizia normale, che[...]
[...]otale, permanente integrazione di tutti gli esseri umani nel Reich e quindi la relativa possibilità di sorvegliare la situazione di ogni singolo individuo ».
La "soluzione finale" ebraica
Non stupisce se, all’interno di questo sistema politico, non sia rinvenibile un documento o un momento preciso in cui venne deciso ai vertici di dare il via alla “soluzione finale” (v.) del problema ebraico. In tutta la storia del nazionalsocialismo e del Terzo Reich tale soluzione era comunque chiaramente implicita e prevedibile, anche se la sua realizzazione non seguì una linea retta e chiara.
All’interno del regime nazionalsocialista si scontravano svariate opzioni circa la soluzione del problema ebraico (v. Ebrei) : dopo la fase dei pogrom caotici, come la cosiddetta “Notte dei cristalli” (v.) del 910.11.
1938, di cui il principale protagonista fu Goebbels, e dopo le restrizioni legislative, alcuni nazisti avevano accarezzato l’idea di trasferire tutti gli ebrei in Palestina (ma il progetto era fallito — ironia della sorte —
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